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E’ il titolo di un articolo che ho trovato sul sole 24 ore dove, a parte alcuni consigli pratici ormai più che conosciuti, il giornalista invita ad inserire anche spaccati della propria vita personale (sport, tempo libero) che dimostrino con i fatti attitudini esprimibili anche sul posto di lavoro. Una personale opinione su questi suggerimenti ce l’ho, ma vorrei sentire cosa ne pensano i recruiter, gli HR manager e gli uomini d’azienda che ricevono i CV. Queste informazioni potrebbero essere determinanti nella scelta del candidato? A mio avviso assolutamente no per due motivi principali:
- si credeva che a sport di squadra corrispondesse la capacità di lavorare in team e che sport di contatto (arti marziali) fossero sinonimo di violenza. Niente di più sbagliato, in entrambi i casi;
- non sai mai come viene preso lo sport che pratichi dal selezionatore o dal titolare d’impresa. Fare sport a libello agonistico, ma anche a livello amatoriale con una certa frequenza, può significare assenza per gare o per infortunio in gara. Da questo punto di vista neppure gli scacchi sono da menzionare;
Dall’altra parte mi interessa anche la versione di chi risponde agli annunci. Se non lo avete già fatto, sareste disponibili ad inserire queste informazioni nel vostro CV?