La nuova frontiera dell’occupazione

cercare un lavoro è anch’esso un lavoro

Che il mercato del lavoro fosse cambiato era una percezione che tutti quanti avevamo avuto. Che molti lavori si fossero spostati sul web, non era una novità, ma che il web fosse diventato uno degli strumenti più importanti di intermediazione per ingaggiare un valido professionista, era una percezione che non tutti hanno ancora avuto.

Lo scambio on line di saperi e di competenze che travalicano frontiere è diventata una realtà: vuoi una traduzione? Nessun problema, un professionista risponderà immediatamente all’offerta e gareggerà world wide con altri traduttori madrelingua, pronti ad offrire tariffe allettanti decisamente piùbasse rispetto a quelle degli studi specializzati che hanno sede dietro casa. Ti serve un programma? Sui marketplace specializzati troverai sicuramente un ingegnere o un programmatore disposto ad eseguire il lavoro a costi inferiori se paragonati a quelli delle software house locali.

Un mercato in rapida espansione, quello della condivisione delle conoscenze, con fatturati degni di una multinazionale.

Non si tratta di una nuova forma di sfruttamento, ma di terziarizzare a chi lo sa fare meglio. La competizione basata sul sapere diventa mondiale e il web ne è il veicolo. Il vantaggio è sia per le imprese che hanno un bacino mondiale di consulenti a portata di click sia per i professionisti, che in questo modo sono costretti ad essere aggiornati per essere maggiormente competitivi.

Per chi, invece, è intimorito da una competizioni transnazionale, si consoli con i dati che arrivano dai siti dedicati. La richiesta di manodopera è rivolta anche a personale per piccole manutenzioni, lavori domestici e consegne.

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