Pino Mercuri, HR Manager di AGOS, oggi ospite a #CoseDellAltroManager ha spiegato il motivo per cui ha scritto il libro “Il futuro del lavoro spiegato a mia figlia” e da qui siamo partiti, ovvero dal lavoro del futuro che l’evoluzione di quello odierno, per poi parlare delle caratteristiche che il lavoratore dovrà possedere per diventare indispensabile.
Le considerazioni che ha fatto Pino Mercuri sono molte. Innanzitutto la considerazione del lavoro come condizione che muta ad una velocità maggiore di quella di un tempo a cui si può far fronte attraverso il learn to learn, ovvero la capacità di imparare cose nuove ma anche di disimparare nozioni che non sono più attuali ed attuali. E poi le competenze, quelle che ci renderanno unici rispetto alle macchine e agli algoritmi che cercano di renderci obsoleti. Interessante la citazione che Pino ha fatto del libro di Silvia Zanella, “il futuro del lavoro è femmina” in cui vengono descritte le competenze maggiormente spendibili che sono quelle che appartengono da sempre alla sfera femminile e che prenderanno finalmente il posto delle competenze muscolari a cui il mondo del lavoro ci ha abituato e che diventeranno sempre meno attuali fino ad essere soppiantate da quelle trasversali. Un commento interessante e condivisibile Pino lo ha fatto sulla lotta interminabile (ed inutile) tra le materie tecnico-scientifiche e quelle umanistiche, osservando giustamente che non vi è una supremazia delle une rispetto alle altre ma piuttosto una commistione tra le due che diventano complementari nel futuro del lavoro spiegato a sua figlia.
Piero Vigutto
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