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Neuromarketing. Perché alla fine diciamo sì

Caterina Fanello. Economista e Sociologa, esperta di marketing e strategie digitali. Dare e Avere le ricordano più le relazioni umane che la contabilità. Infatti il suo approccio al marketing ed in generale alla strategia aziendale è integrato e multisettoriale. Per questo ha pensato di affinare le sue competenze con la seconda laurea in Sociologia. Dice sempre che i numeri siano importanti tanto quanto le persone. Oggi è fondamentale conoscere le dinamiche che regolano la società in cui viviamo. Un consulente, oltre a creare valore per l’azienda deve riuscire a crearlo per gli interlocutori della stessa. CheTesta si prefigge di aiutare le aziende ad avvicinarsi ai clienti, creare relazioni di fiducia basate su valori comuni ma avvalendosi di strumenti neuroscientifici!

Che testa è il nome della tua società. Come mai lo hai scelto?

CheTesta perchè l’idea nasce dalla mia tenacia, dalla mia testardaggine… ma non solo! CheTesta soprattutto perché il neuromarketing è una sofisticata evoluzione del marketing tradizionale, un upgrade che vuole mettere al centro delle scelte aziendali il cliente, le sue emozioni…la sua testa! E non finisce qui… Testa in latino significa “conchiglia”, un oggetto a me caro, nonché un simbolo che richiama l’attenzione sulle sensazioni che una certa cosa può suscitare sull’uomo, sia a livello emotivo che sensoriale. La risacca del mare che sentiamo quando avviciniamo la conchiglia all’orecchio, infatti, è un’illusione acustica!

Ma cos’è il neuromarketing?

Il neuromarketing è la fusione tra neuroscienza e marketing. Questa è la definizione che maggiormente rende l’idea! In particolare è la branca del marketing che ottimizza l’approccio tradizionale attraverso l’utilizzo di specifici strumenti al fine di analizzare le risposte cerebrali ad un determinato prodotto, servizio, packaging ed altro. Si effettua una campagna di neuromarketing quindi se si utilizzano software ed hardware specifici, finalizzati proprio a studiare gli stimoli, i comportamenti e le reazioni dei clienti rispetto ai vari elementi di una campagna. Oggi è fondamentale: siamo oberati di stimoli ed informazioni così la nostra soglia di attenzione, è dimostrato, si abbassa sempre più. Un esperto di neuromarketing contribuisce a migliorare le campagne poiché conosce come funziona il cervello umano! 

Sembra un po’ inquietante.

Solo per chi non lo conosce. Il consumatore al giorno d’oggi possiede un elevato potere informativo. Queste implementazioni sono finalizzate a raffinare le strategie aziendali, a renderle più funzionali. Il consumatore è consum(attore) più che mai proprio perché riveste un ruolo fondamentale nei processi. L’importante, come sempre nella vita ed in tutti i settori, è fare il proprio lavoro in modo etico.

Leggo sul sito “teste imperfette con sorrisi perfetti”, definisci così il tuo team! Da chi è composto?

Da tanti sorrisi, vero! Io sono l’ideatrice del concept, avendo studiato Economia prima e Sociologia dopo, la mia formazione ben si presta alla consulenza di marketing integrato che intendo proporre; ma non sono mai sola! Sono supportata da tanti sorrisi: un neuroscienziato, due psicologi, due esperti di web, due esperti di grafica, una copy ed una giornalista. Questo perché l’approccio adottato vede l’unione del marketing digitale col marketing esperienziale ed il neuromarketing quindi vogliamo offrire ai clienti un servizio che sia multisettoriale, dinamico e versatile. Il team è sempre aperto a nuove collaborazioni!

Un servizio dinamico in un mondo social! Come si applica appunto il neuromarketing ai social media?

Sui social, ancora di più, c’è la necessità per le aziende di posizionare il proprio brand in modo accattivante. Passiamo varie ore sui social network ma siamo molto distratti. Il neuromarketing ci aiuta a migliorare l’esperienza del cliente, a capire cosa suscita il nostro prodotto/servizio, cosa interessa al nostro cliente, per cosa si emoziona, quindi su cosa fare leva per attirare l’attenzione. Inoltre analizzare se ci sono passaggi che rendono la comunicazione ambigua, da evitare, soprattutto sui social che nascono come strumenti di ricreazione quindi intrattenimento. Gli strumenti di neuromarketing in questo caso sono rilevanti per l’analisi di elementi grafici, fotografici e videografici.

Il neuromarketing come nuova frontiera per il consulente di marketing che vuole sempre essere aggiornato

Assolutamente si! Il settore va in questa direzione. Queste implementazioni permettono di ottimizzare la strategia complessiva dell’azienda, migliorare l’esperienza del cliente e valorizzare la brand identity. Il tutto in un’ottica integrata e cliente centrica.

Piero Vigutto

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