Maria Letizia Russo ha un’esperienza profonda maturata nel settore marketing e sales in azienda. Da anni aiuta le imprese a vendere on line e in particolare si occupa di social selling. E’ Linkedin senior trainer e, attraverso il più famoso social network dedicato a chi cerca lavoro, si occupa di employer branding aiutando il settore marketing e HR delle imprese a raggiungere i loro obiettivi. A #CoseDellAltroManager le ho chiesto come si usa Linkedin per cercare lavoro ovvero per vendere se stessi.

Ancora oggi la tendenza è quella di pensare che basti inserire il CV su Linkedin e tutto si risolve, di certo pioveranno offerte di lavoro. Quando questo non accade si tende ad affermare che “Linkedin non funziona”. Linkedin è un data base con informazioni precise su carriera, ruolo, formazione, certificazione. E’ una piazza virtuale dove milioni di persone hanno inserito le loro competenze, ma se non fai nulla per farti notare non ci sarà mai nessuno che ti noterà. E allora cosa si deve fare per avere qualche possibilità su Linkedin? Partecipare alle discussione, proporre argomenti di discussione, contenuti interessanti e con il tempo ti costruirai la tua immagine pubblica che attirerà persone e proposte. Ci vuole tempo ma alla fine questa strategia paga.
Linkedin non è utile solo alle persone ma anche alle aziende. L’impresa ha un marchio che è anche un luogo di lavoro. Attraverso il social più importante al mondo sul mondo del lavoro, l’azienda può costruire un’immagine di sé che attragga futuri dipendenti ma anche clienti. L’impresa, usando la rete social e postando contenuti di valore che riguardano non solo il prodotto ma anche la condizione di lavoro, costruisce un’immagine di sé attraente.
L’errore più grande non è non esserci, ma esserci male. Molte aziende aprono una pagina e pensano che sia sufficiente. Non è così. L’Italia è piena di belle realtà ma che spesso non vengono comunicate. Il web è spietato in questo, se non racconti quello che fai il web pensa che tu non lo faccia, se non ci sei il web pensa che tu non esista. La migliore strategie è esserci bene, far percepire l’azienda non solo come prodotto ma come un bel posto in cui lavorare. Linkedin non è solo uno spazio pubblicitario per i prodotti, è soprattutto il luogo in cui pubblicizzare quello che fa per il proprio personale. Se poi capita che anche i dipendenti commentino i post della loro azienda allora abbiamo fatto bingo o, meglio, stiamo facendo Employer Branding, la forma più efficace di pubblicità.
Questo tipo di attività la possiamo chiamare anche social selling la cui traduzione maccheronica può portare a pensare che sia un modo per vendere e invece è un’attività di lead generation, ovvero un’attività preliminare alla vendita. La lead generation significa cercare nuovi contatti diventando attraente per loro. Infatti, se sono bravo a postare commenti e contenuti di valore per i lead, saranno loro a cercarmi per quello che dimostro di saper fare attraverso i contenuti che propongo. Come dice Maria Letizia “Fammi vedere cosa pubblichi e ti dirò chi sei e che lavoro fai” e il base al lavoro che fai ti verrò a cercare.
Riassumendo:
- Meglio essere su Linkedin che non esserci, meglio esserci bene che esserci male;
- Per esserci bene devi avere un obiettivo, una strategia per raggiungere l’obiettivo, gli strumenti per mettere in pratica la strategia;
- Per mettere in pratica la strategia devi essere preparato. Il pubblico di Linkedin punisce severamente l’incompetenza e l’approssimazione;
- Postare contenuti di valore non prodotti. I contenuti di valore genereranno lead;
- Coinvolgere i propri dipendenti affinché commentino i contenuti che l’azienda posta;
- Prima di incominciare, forma molto bene i tuoi dipendenti;
Piero Vigutto
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