Christian Bracich, 44 anni, è un imprenditore triestino, amministratore unico della CPI – Eng, società di ingegneria e progettazione meccanica specializzata in servizi di consulenza, digitalizzazione e attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Fondata nel 2005, oggi è un punto di riferimento a livello nazionale ed europeo: conta tre sedi, a Trieste, Parigi e in Moldavia, e oltre cento dipendenti.
“Ho sempre messo il rispetto al centro di ogni rapporto di lavoro, specialmente nei confronti dei dipendenti, la cui serenità è alla base del successo della società. Il welfare aziendale è fondamentale per avere risultati nel tempo. L’idea che sta alla base di questo ragionamento è semplice: passiamo il 70 percento della nostra vita al lavoro, spesso anche di più. Se manca la tranquillità, è impossibile pretendere di lavorare bene. Ho saputo che dopo la diffusione della notizia in molte realtà italiane si sono verificati casi simili, un effetto domino che mi ha fatto molto piacere. C’è poi un discorso di esperienza personale e empatia. A 20 anni ho avuto un figlio, so bene cosa vuol dire svegliarsi ogni mattina con l’ansia di organizzarsi e trovare giorno dopo giorno soluzioni nuove per conciliare lavoro e vita privata.”
A dicembre 2019 Bracich è stato insignito dell’onoreficenza al Merito della Repubblica per aver assunto a tempo indeterminato con aumento di stipendio una dipendente incinta in scadenza di contratto. Era l’aprile del 2018. Nei mesi successivi la notizia, lanciata dal quotidiano locale, è stata ripresa dalle maggiori testate a livello nazionale. “Il suo – si legge nella nota diffusa dal Presidente Sergio Mattarella – è un esemplare contributo nella promozione di politiche aziendali fondate sulla conciliazione tra vita professionale e familiare e sulla tutela del valore della persona anche nel mondo del lavoro”.
Piero Vigutto
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