Raggiungere obiettivi. Logiche non lineari per risolvere problemi complessi. Recensione di Piero Vigutto.

Anno: 2022

Autore: Sergio Casella

Casa editrice: Tecniche Nuove

“Raggiungere obiettivi” di Sergio Casella emerge come una guida acuta e coraggiosa dedicata a chi opera in contesti complessi, quei sistemi umani e organizzativi nei quali il binomio classico causa‑effetto raramente trova applicazione. Casella, manager e docente universitario, parte da una considerazione fondamentale: i processi lineari funzionano per task semplici, ma la vera sfida quella che richiede risultati con risorse limitate è affrontare l’incertezza, i paradossi e le dinamiche non prevedibili in sistemi complessi.

Pur in un impianto sintetico di circa 208 pagine, Casella introduce concetti sofisticati come la risonanza – la capacità di individuare ampiezze invisibili che amplificano gli effetti e la necessità di “volare controvento”, cioè di seguire logiche non lineari controintuitive rispetto alle logiche consolidate.  Attraverso esempi tratti dalla sua esperienza personale e dalla consulenza, il lettore è accompagnato a riconoscere quando un problema è davvero complesso, spesso si riconosce più per ciò che non funziona, indecisione, caos, blocchi emotivi che per criteri definiti.

Un punto centrale del libro è la distinzione tra sistemi semplici e logiche non lineari. Nei primi, l’obiettivo si raggiunge sequenzialmente, con metodi ripetibili. Nelle seconde ogni elemento, emozioni, credenze, relazioni, trasforma l’intera matrice, e dunque la causa non sempre porta all’effetto sperato. In questi casi, applicare un percorso lineare diventa non solo inefficace, ma addirittura dannoso perché irrigidisce la capacità adattiva.

Casella offre strumenti mentali diversi. Il mapping cognitivo, l’osservazione sistemica, la sperimentazione prototipale, la gestione dell’incertezza. Non si tratta di tecniche freddamente strategiche, ma di un vero e proprio shift paradigmatico conc ui spostare la centralità dalla pianificazione statica all’adattamento dinamico, dalla progettazione a rigidi KPI al monitoraggio di segnali deboli e feedback continui.

La narrazione è scandita da casi aziendali concreti che spaziano dall’implementazione di nuove strategie di business alla risoluzione di conflitti interni o al lancio di progetti innovativi. Ogni episodio funziona da microcosmo ed ognuno mostra la complessità incarnata e la tensione tra il voler prevedere e il dover sperimentare. In questo modo, il volume diventa un manuale operativo ma anche uno specchio sui limiti dei modelli razionali applicati tout court.

Molti lettori collegati a esperienze imprenditoriali o manageriali vedranno un testo “fondamentale” e “stimolante” la cui lettura costringe a ripensare la cornice mentale con cui si affrontano i problemi più sfidanti. Questa testimonianza aggiunge valore alla proposta, perché indica come il libro non sia solo interessante sul piano teorico ma anche utile nella pratica quotidiana.

“Raggiungere obiettivi” non promette soluzioni pronte né scorciatoie ma chiede un cambio di passo, una nuova grammatica del pensiero che consenta di navigare l’imperfetto, interpretare segnali deboli, modulare traiettorie anziché inseguire linee rette. È un libro da tenere a portata di mano per chi lavora con persone, processi e contesti mutevoli e vuole davvero imparare a vincere non nonostante la complessità, ma proprio dentro di essa.

Il libro potete trovarlo qui.