Qui di seguito troverete alcune letture che mi sono piaciute o mi hanno particolarmente ispirato* e che voglio condividere con te che stai leggendo. Il progetto 30 giorni 1 libro nasce dal desiderio di dedicare quotidianamente il giusto tempo ad aprire la mente ad altre idee, ad altri autori, ad altre prospettive, una condizione indispensabile per chi vuole rimanere al passo con i tempi. Se pensi di non avere tempo, rifletti sul fatto che basta leggere 20 pagine al giorno, significa un investimento di circa 30 minuti, e alla fine di un anno avrai letto 7300 pagine che corrispondono a circa 12 libri di 350 pagine circa. 30 giorni 1 libro è un progetto a cui puoi partecipare anche tu. Condividi sui social la foto della copertina e una piccola recensione concludendo con #30giorni1libro. Diffondiamo la cultura del sapere, ne beneficeremo tutti.

*Nota: non percepisco denaro per la segnalazione di questi testi e la recensione pubblicata è frutto della mia personale opinione.

Un vero e proprio manuale di crescita personale che riesce a distinguersi nel panorama dei libri motivazionali italiani. Fin dalle primissime pagine emerge una scrittura chiara e partecipata, capace di unire riflessione e ispirazione senza scadere nei luoghi comuni. Zanolli accompagna il lettore con una guida essenziale al cambiamento, sostenendo che ogni individuo può decidere di crescere e diventare più grande dei problemi che affronta, grazie a una gestione consapevole degli obiettivi e delle energie personali.

Il testo ha una struttura semplice ma efficace, in cui si alternano momenti di riflessione, suggerimenti operativi e richiami filosofici, il tutto corredato da una narrazione accessibile che invita a pensare in modo critico e proattivo . Non è un trattato tecnico: sono poche pagine, giuste, dense di sostanza. Zanolli utilizza citazioni, casi concreti e aneddoti personali per far emergere il nesso fra intenzione, disciplina e azione concreta. Questo approccio rende il libro adatto tanto a chi è alla ricerca di uno stimolo motivazionale quanto a chi vuole impostare un piano di sviluppo personale reale e misurabile.

Molto interessante è la capacità dell’autore di trasformare tematiche apparentemente semplici, come la definizione di un obiettivo o la scelta prioritaria, in veri e propri strumenti per orientare la vita. Con passo sicuro, Zanolli introduce concetti come gli obiettivi “zen”—qualche cosa di profondamente centrato ed essenziale—e la necessità di scegliere con consapevolezza ciò che vale veramente la pena di inseguire. Questo rimanda alla sua affermazione: “Puoi essere più piccolo o più grande dei tuoi problemi. Ma per risolverli devi essere più grande”, una filosofia che invita a fare un salto di qualità dentro se stessi.

La grande efficacia del volume nasce anche dal suo tono calibrato: mai urlato né patetico, ma sempre stimolante e positivo. Le recensioni dei lettori lo confermano: si tratta di un libro che “ti aiuta ad agire” e “presenta spunti immediati e mai banali”. Chi l’ha già letto sottolinea come sia utile, semplice e coinvolgente, grazie a riflessioni che restano impresse e invogliano alla messa in pratica continua.

Nonostante le origini motivazionali, Zanolli riesce a evitare generalizzazioni vuote grazie a un metodo che combina rigore e umanità. La partecipazione personale dell’autore, con la sua esperienza manageriale in aziende come Diesel e Adidas, arricchisce il testo facendo emergere concretezza e credibilità.

L’impatto emotivo si affianca a una logica operativa: al termine di ogni capitolo vengono sintetizzati i “concetti chiave”, offrendo un’agenda orientata all’azione. È questo approccio che trasforma la lettura in un’esperienza potenzialmente trasformativa: un piccolo viaggio, prima dentro di sé, poi verso i propri obiettivi, accompagnati da disciplina e ottimismo.

L’opera, ben distribuita nei suoi contenuti, non pretende di svelare miracoli, ma porta a riflettere sul proprio potenziale e a scegliere con intenzionalità. Il messaggio è chiaro: diventare “più grandi” significa agire con responsabilità, gestire il proprio tempo ed energia, affrontare le paure quotidiane.

Il fatto che il libro abbia raggiunto numerose ristampe e raccolto il consenso di molti – manager, formatori, professionisti – conferma che “La grande differenza” parla al cuore e alla mente, incarnando una proposta motivazionale italiana di alto livello.

In conclusione, “La grande differenza” è un piccolo grande testo, ideale per chi cerca una guida che faccia bene a cuore e mente, capace di rimettere ordine tra obiettivi, priorità e energia personale. Il suo messaggio ha la forza di ispirare e al tempo stesso attivare: una lettura consigliata a chiunque voglia portare nella vita quotidiana un pizzico di determinazione e consapevolezza in più.

Il libro potete trovarlo qui.


Avere Successo con LinkedIn (anche Se Sei un Cazzaro): Edizione 2021-2022.

Anno: 2021

Autore: David Buonaventura

Casa editrice: Independently published

Leggere questo libro significa varcare la soglia di un manuale provocatorio e sincero che smonta con ironia e concretezza i meccanismi di LinkedIn, sottolineando come persino chi parte da presupposti discutibili possa, con metodo e autenticità, costruirsi una reputazione credibile. Il titolo, volutamente dissacrante, anticipa l’approccio vivace dell’autore che si rivolge a chi teme di apparire autoreferenziale o stucchevole ma desidera comunque farsi notare, raccontare la propria professionalità e raggiungere risultati concreti.

Bonaventura parte da una presa di coscienza semplice ma potente: LinkedIn non è solo una bacheca di curriculum digitali ma uno spazio comunicativo e strategico. Per questo definisce la figura del “cazzaro” non in senso dispregiativo ma come metafora di chi comunica a vuoto, senza contenuto, stile o leggerezza. Il suo obiettivo è insegnare a evitare questa trappola, proponendo una comunicazione che può mantenere un tono leggero, magari autoironico, senza scadere nel vacuo. Il lettore, così, è guidato a riconoscere il confine tra personal branding efficace e narcisismo digitale.

Il volume è costruito attraverso un percorso strutturato in passaggi logici: dall’ottimizzazione del profilo ai contenuti (post, scritti, video), dall’interazione con la community al network building, fino alla misura dei risultati. Ogni capitolo abbina indicazioni pratiche, ad esempio titoli che colpiscono, taglio memorabili, storytelling autentico, a esempi concreti di “cazzari” e anti-cazzari, estratti da profili reali che siano stati modificati per rispettare la privacy. Spesso i profili presi in esempio sono tratti dalla biblioteca di Bonaventura oppure segnalati da HR e professionisti curiosi e sono studiati per mostrare cosa funziona e cosa no.

Il pregio del libro risiede nella capacità di unire la leggerezza di un tono colloquiale con la serietà di un metodo basato sull’esperienza. Bonaventura utilizza storytelling, consigli pratici, checklist e call to action chiare ma mai pedanti. Il lettore impara che per emergere su LinkedIn non serve fingere ma trovare la propria cifra comunicativa, lavorare sui contenuti e interagire in modo autentico. Scrivere con voce propria, contestualizzare i successi, raccontare errori e lezioni apprese, partecipare a discussioni con rispetto. Sul web si trova chi lo definisce “utile, pieno di spunti e che soprattutto ti spiega come evitare di diventare un cazzaro”.

L’autore non nasconde le insidie della piattaforma, dalla tentazione di post eccessivamente promozionali, alla dipendenza dalle metriche, dal rischio di creare un ecosistema autoreferenziale, fino al confronto costante che genera ansia. Il lettore viene sollecitato a costruire una presenza equilibrata, una narrazione che unisca professionalità e umanità, rigore tecnico e tono originale. Le sezioni dedicate agli errori da non commettere, come la promozione compulsiva, i clickbait vacui, le polemiche inutili, sono utili promemoria che il “non-cazzaro” impara a evitare.

Per chi desidera utilizzare LinkedIn come strumento di crescita professionale, il racconto di Bonaventura offre una guida concreta. Le parti funzionali, come l’uso del titolo professionale, la descrizione del profilo e la strategia di pubblicazione, si integrano con una riflessione più ampia su approccio mentale, coerenza tra online e reale, gestione di visibilità e reputazione.

Tra gli elementi distintivi del libro il tono autentico e antiretorico emerge con forza. Non c’è alcuna promessa di successo facile o formule magiche, ma un invito a giocare e dire la propria, con cura. E non mancano momenti di autoironia. L’autore stessa racconta episodi personali di errori su LinkedIn, rendendosi vicino al lettore e dimostrando che persino i contenuti più sbagliati sono occasione di crescita.

Bonaventura si sofferma talvolta su dettagli stilistici come forme di scrittura, emoji da evitare, lunghezza dei post – che rischiano di confondere i meno smaliziati. Ma proprio questa attenzione alla forma aiuta a distinguere un profilo professionale da uno vuoto.

Una guida disincantata e utile, perfetta per i professionisti che vogliono emergere sulla piattaforma senza perdere autenticità. È un invito a coltivare una presenza LinkedIn che funzioni davvero, costruita su contenuti rilevanti, tono coerente e interazioni che aggiungono valore.

Il libro potete trovarlo qui.


Fractional manager: Una nuova professione per imprese che evolvono.

Anno: 2021

Autore: Andrea Pietrini

Casa editrice: Egea

In un contesto segnato da rapida evoluzione, volatilità e complessità, Andrea Pietrini propone con “Fractional Manager” una riflessione pragmatica e rivoluzionaria sul ruolo del manager moderno. Questo saggio – di circa 112 pagine edito da Egea nel 2021 – si presenta come il primo manuale italiano dedicato alla figura del fractional executive, una modalità di leadership flessibile, modulare e pensata per le esigenze delle PMI.
Fin dalle prime pagine, si avverte la centralità di un tema sottovalutato in Italia: il divario tra necessità di competenze manageriali di alto livello e la struttura tipicamente lean delle piccole e medie imprese. Pietrini inquadra con chiarezza la situazione: l’economia italiana ha bisogno di qualità dirigenziali, ma il formato tradizionale full‑time non sempre è sostenibile né desiderabile per PMI o multinazionali in contesti mutevoli .
Il cuore del libro ruota attorno alla definizione del “fractional executive”: un professionista esterno e di elevata seniority, che entra in azienda non come dipendente né come consulente a progetto, ma come manager operativo con deleghe significative e un impegno modulare – in termini di tempi e costi – proporzionale alle dinamiche aziendali. Pietrini contrappone questo modello al temporary management full time e alla consulenza tradizionale: il fractional si distingue per una continuità relazionale e operativa che lo rende un attore centrale nella strategia aziendale.
Un altro aspetto cruciale è quello delle competenze personali necessarie per il ruolo: carisma, equilibrio emotivo, empatia e gestione del tempo tra più clienti. Pietrini dedica particolare attenzione alle soft skill come elemento imprescindibile del profilo, affiancate a competenze tecniche e gestionali acquisite durante la carriera. Spesso chi si avvicina a questa professione è abituato all’idea di status legato al ruolo, ma Pietrini spiega che ora la sfida è integrare nel modus operandi una visione fornitore‑cliente, lasciando alle spalle rigidità contrattuali e riconoscimento formale.
Il saggio è arricchito da testimonianze pratiche e interventi di esperti: un valore aggiunto che trasforma la lettura in un’esperienza più tangibile e meno astratta. Il lettore trova strutture operative per negoziare incarichi, definire ruoli, misurare l’impatto e gestire la propria immagine professionale in un mercato nuovo e ancora in fase di strutturazione. Pietrini non si limita alla teoria: fornisce linee guida, modelli di contratto e suggerimenti per valutare i costi/benefici di un engagement frazionato .
L’opera, tuttavia, non è esente da limiti. La densità di concetti tecnici e il taglio fortemente pragmatica potrebbero scoraggiare lettori in cerca di esempi lunghi o approfondimenti storici sull’evoluzione del management. Pur definibile come “vademecum”, il libro soffre talvolta di mancanza di casi strutturati, benché le testimonianze inserite risultino comunque utili amazon.it.
Nel complesso, “Fractional Manager” è un testo consigliato a professionisti con alle spalle esperienze di gestione o consulenza, manager che desiderano reinventarsi e aziende che vogliono accedere a competenze manageriali di alto profilo senza impegni contrattuali tradizionali. Il libro fornisce una bussola per orientarsi in un fenomeno in crescita: grazie alla flessibilità dei ruoli richiesti dai clienti e al desiderio di autonomia personale dei professionisti senior, il mercato del fractional management sta esplodendo anche in Italia, come sottolinea l’autore

Il libro potete trovarlo qui.


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