Anno: 2025

Autore: Patrick Lencioni

Casa editrice: Franco Angeli

Patrick Lencioni con “Superare le cinque disfunzioni del lavoro di squadra” (edizioni Franco Angeli) offre un testo che incarna al meglio l’equilibrio tra narrazione e prassi manageriale, trasformando concetti apparentemente astratti in strumenti concretamente utilizzabili per migliorare il funzionamento dei team. La guida, traduzione italiana dell’originale “The Five Dysfunctions of a Team”, introduce il lettore in un contesto aziendale credibile, con personaggi ben tratteggiati e situazioni realistiche, che permettono di identificarsi immediatamente. La struttura narrativa all’inizio cattura, perché diventa un racconto che mette in scena le difficoltà di un team in crisi, ma rapidamente si trasforma in una lente attraverso cui osservare da vicino ogni componente del lavoro di squadra: fiducia, conflitto, impegno, responsabilità e orientamento al risultato.

Ogni capitolo si concentra su una disfunzione specifica, mostrando come l’assenza di fiducia impedisca ai membri di mostrarsi vulnerabili, di ammettere errori o debolezze, e come questa mancanza di apertura si riverberi in ostacoli reali: silenzi, ipocrisie, incomprensioni. Lencioni spiega che per costruire fiducia è necessario che i membri del team si conoscano l’un l’altro non solo professionalmente, ma anche umanamente, così da creare un terreno comune di sicurezza. Questo primo passo è fondamentale perché le altre disfunzioni vengano alla luce e possano essere affrontate con forza.

Segue la riflessione sul conflitto: non quello distruttivo, ma quello che nasce quando ci si confronta apertamente su idee, opinioni, decisioni. La paura del conflitto è mortale per il team, perché impedisce il dialogo autentico e condanna il gruppo a decisioni mediocri. Invece Lencioni invita a coltivare dibattiti sinceri, dove le divergenze diventano occasione di crescita e miglioramento collettivo. Solo dopo la fiducia e il conflitto viene l’impegno: quando le decisioni sono prese con chiarezza, anche chi non era favorevole fin dall’inizio può aderire, perché ha avuto modo di capire, di esprimersi e di contribuire. Questo impegno non è un compromesso, ma la scelta consapevole di muoversi insieme verso un obiettivo condiviso.

La responsabilità reciproca emerge come un elemento decisivo: in un team sano ogni membro sa che è chiamato a rispondere non solo del proprio ruolo ma anche delle prestazioni collettive, chiedendo e offrendo feedback, intervenendo se qualcuno si allontana dagli impegni, affinché gli standard restino elevati. L’ultima disfunzione, la disattenzione ai risultati, viene neutralizzata quando il focus del gruppo smette di essere l’ego individuale o le rivendicazioni personali e si concentra su ciò che serve al successo del team. In questo senso il libro assume l’aspetto non solo di guida, ma di manifesto per un cambiamento culturale all’interno delle organizzazioni, dove il lavoro di squadra non è solo una moda ma una leva strategica di efficacia.

La lettura è resa particolarmente efficace dalla concretezza degli esempi, da esercizi pratici, strumenti diagnostici e suggerimenti che il manager, il team leader o il facilitatore possono usare sin da subito. Ogni concetto è accompagnato da situazioni aziendali che rendono immediata l’applicazione, dal setting della riunione fino al comportamento richiesto nelle relazioni interpersonali, nel confronto e nella comunicazione trasparente. Il linguaggio mantiene sempre chiarezza, semplicità e forza persuasiva, che permettono di sentire che il cambiamento è possibile e che ciascuna persona può fare la sua parte, non importa la posizione o la struttura gerarchica in cui opera.

Questo libro diventa così non soltanto una mappa per diagnosticare le disfunzioni ma un percorso motivante verso la costruzione di team coesi, responsabili, orientati al risultato. Chi lo legge comprende che il miglioramento passa attraverso la fiducia, il conflitto costruttivo, l’impegno autentico, la responsabilità reciproca e un orientamento ai risultati che metta il bene collettivo davanti all’interesse individuale. È un invito a diventare un leader che ascolta, che trasforma, che guida non solo con le parole ma con l’esempio.

Il libro potete trovarlo qui.