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Una lettura diversa della comunicazione e della leadership

Estate è sinonimo di ombrellone e vacanze. Ecco i suggerimenti della HR&O Consulting per mantenere la mente fresca

Il caldo afoso incombe e aneliamo alle tanto agognate vacanze al mare. La spiaggia oltre al meritato relax e alle bibite ristoratrici, offre anche l’occasione per piacevoli e rilassanti letture sotto l’ombrellone che rinfreschino la mente e i pensieri, dandoci al contempo la possibilità di imparare qualcosa di nuovo. Vorrei quindi dare anche io il mio contributo a quanti leggono il mio blog, suggerendo una lettura in particolare. In questa sede non voglio fare pubblicità al mio libro sulla percezione del rischio, ma suggerire un paio di titoli, due libri che ho trovato davvero interessanti. Il primo si intitola “Gestire con le emozioni” di Franco Tartaglia edizioni Franco Angeli. Lo scritto si rivolge ai responsabili del personale riflettendo sul’importanza delle emozioni nella gestione della leadership. L’autore è uno psicoterapeuta, cosa che mi incuriosì molto: cosa c’entra uno psicoterapeuta con la gestione del personale? La risposta la ebbi durante la lettura. C’entra eccome! L’autore si rivolge ai responsabili di tutti i livelli, mostrando come la valorizzazione delle persone e il loro coinvolgimento sia cruciale per far emergere, sviluppare ed esprimere le potenzialità dei dipendenti.

Gestire con le emozioni

Ma quali sono le competenze necessarie al leader? Strano a dirsi, ma neppure molto, sono quasi tutte le soft skills che ho elencato nel precedente articolo “Le competenze del futuro. Quali saranno quelle vincenti?” a cui si aggiungono i fattori emotivi: empatia, relazionalità, emozioni e sentimenti. Del resto le relazioni interpersonali, i processi di apprendimento, lo sviluppo del potenziale, la gestione del personale, il miglioramento del clima interno non passa proprio dalla capacità del leader di gestire correttamente e di esprimere le proprie competenze trasversali?

Quando lo lessi quasi dieci anni fa e da consulente pragmatico frequentatore di aziende, nonostante la laurea in psicologia, sinceramente non ci avevo pensato alla componente emotiva. Non che questo libro mi abbia fatto propendere per la psicoterapia in azienda, tutto il contrario, ma ha aperto ad alcune considerazioni:

  1. Non escludere la componente emotiva delle persone. Essa è imprescindibile dalla vita quindi anche da quella lavorativa;
  2. Il pragmatismo non esclude l’emozione ed entrambe queste dimensioni hanno lo stesso peso nella gestione del personale;
  3. Nella gestione di un progetto di rinnovamento o cambiamento, la componente emotiva la fa da padrone. Se non la prendiamo in considerazione creeremo attese oppure frustrazione. Elementi importanti da considerare;
  4. Ha un peso fondamentale sul clima interno che è la porta per una miglior espressione del potenziale individuale;

Il secondo libro è Comunicare stanca (chi comunica e chi ascolta) note per un contro-manuale del capo (edizioni il Segno). Un libro diverso da quelli che si trovano nelle stazioni dei treni e che banalizzano suggerimenti pseudopratici per gli aspiranti comunicatori o leader di domani. L’opera di Renato Pilutti (teologo sistematico PhD, consulente di direzione in aziende nazionali e multinazionali e filosofo pratico di Phronesis e presidente e garante di vari Organi di Vigilanza aziendali ex D.Lgs. 231/01 nonché autore di diversi volumi e docente presso atenei statali e pontifici) e Romano Frè (esperto conoscitore della comunicazione fidelizzante e persuasiva che ha ricoperto importanti cariche manageriali nelle aree vendite e coordina progetti di Sales Academy e Team Building) si connota, appunto, per essere un contro-manuale ben diverso dagli inutili decaloghi a cui mi riferivo poc’anzi. Le sue 100 e poco più pagine sono scorrevoli e piacevoli, ma altrettanto dense di riflessioni su concetti importanti, primo tra tutti quello della comunicazione che negli ultimi decenni è stata a torto banalizzata, ridotta a fonte di introiti per i tanti che hanno saputo ridurla, appunto, ad un semplice decalogo.

Comunicare stanca (chi comunica e chi ascolta) di Romano Frè, Renato Pilutti

Pilutti e Frè hanno saputo descrivere quella che è la vera dimensione della comunicazione offrendo consigli e spunti di riflessione importanti a chi ricopre incarichi direttivi a vari livelli ma anche a chi vuole semplicemente approfondire questi argomenti lontano dalle speculazioni commerciali che caratterizzano certi libri di cui possiamo tranquillamente fare a meno. Interessanti approfondimenti vengono offerti riguardo alla comunicazione interpersonale, aziendale e di massa, affrontando con pensiero critico ma ben ponderato e supportato da logiche riflessioni, alcuni interessanti argomenti che i mass media hanno distorto, mostrando che la comunicazione può e deve avere un’etica.

Bello il passaggio sulla gestione della leadership e soprattutto quello sulla fuzzy leadership ovvero il bisogno per il leader di un confronto fuori dagli schemi per avere una visione disinteressata. Gli autori offrono anche preziosi consigli sulla gestione dello stress per migliorare la performance. Un contro-manuale capace di dare oltre agli spunti di riflessione, anche strumenti pratici da usare ogni giorno.

Il consiglio è di abbandonarvi alla lettura di questo contro-manuale del capo per concedervi un momento di rilassante ma profonda crescita personale.

Insomma, leggeteli. Vale la pena.

Piero Vigutto

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