Crescere, un mantra per le persone, sia fisiche che giuridiche. Se sei un’azienda devi crescere per competere con i competitor, se sei una persona crescere è l’unico modo di rimanere nel mercato del lavoro. Crescere ha tanti significati, crescere significa risultati ma in che modo possiamo misurare questi progressi?
Uno dei problemi più comuni alle imprese è quello di misurare l’effettiva propensione del personale, non al raggiungimento degli obiettivi, ma alla capacità di esprimere le proprie potenzialità. Recentemente ho portato avanti una ricerca all’interno di una PMI ove abbiamo rilevato la motivazione delle persone presenti descritto da due direttive principali (Motivazione al lavoro VS Motivazione alla crescita). L’interesse dell’azienda era quello di capire quali fossero le propensioni dei collaboratori. Questo è il procedimento che è stato utilizzato:
- Entrambe le dimensioni sono state descritte in modo che non ci fossero dubbi su cosa significassero le dimensioni;
- Ogni dimensione è stata suddivisa in sotto dimensioni, anch’esse descritte minuziosamente:
- Ogni sotto dimensione è stata indagata da una batteria di domande.
- Sono stati attribuiti dei pesi alle domande.
Nota per il lettore: non si creda che la descrizione delle dimensioni e delle sottodimensioni abbia comportato poco tempo, è fondamentale in questi casi capire davvero cosa stiamo indagando e mettere nero su bianco aiuta davvero molto. Non si pensi neppure che sia stata la parte più difficile, strutturare correttamente una domanda presuppone che non vi siano dubbi sul significato di quella domanda e questo significa un rapporto di almeno 5:1 tra domande formulate e quelle utilizzate. Significa che ogni domanda che è stata posta al personale è il risultato dell’elaborazione di almeno altre 5 domande. Porre la domanda corretta è fondamentale, basta un’incomprensione per falsare i risultati del questionario. Anche l’attribuzione dei pesi corretti è stato un lavoro certosino. Com’è intuibile, creare un questionario che dia uno spaccato credibile dell’attività di un gruppo non è per nulla semplice ma è comunque fattibile.
Dopo aver composto il questionario è stata importantissima la comunicazione che ha anticipato l’iniziativa. Spesso indagini di questo tipo falliscono prima ancora di iniziare a causa della scarsa importanza che viene data alla comunicazione interna. Se l’iniziativa viene imposta non raggiungerete mai un campione rappresentativo della popolazione e vi saranno più astenuti che partecipanti. La comunicazione interna deve soddisfare alcuni requisiti:
- Deve prevedere un piano editoriale interno;
- Deve essere supportata dai decisori informali interni al gruppo, qualcuno che, anche in mancanza di un ruolo istituzionale, goda della credibilità necessaria;
- L’iniziativa non va imposta ma accompagnata, qui potremmo fare alcune digressioni sui Nudge ma lascio al lettore la curiosità che può essere soddisfatta dalla lettura de “La spinta gentile” recensito in #30giorni1libro;
- Mai avere fretta. La fretta è cattiva consigliera e fa fare le mosse scarsamente efficaci o addirittura dannose;
Devo dire che in questo caso l’azienda, che già aveva la fiducia del personale, ha comunicato correttamente l’iniziativa riscuotendo l’apprezzamento dei collaboratori e l’adesione dell’80% circa dei lavoratori.
I risultati sono stati molto interessanti ed hanno avuto un ruolo decisivo nella strutturazione della politica di gestione delle persone per il 2021. Ancora una volta è dimostrato che l’analisi del dato è fondamentale per poter capire “cosa ho in casa” ed intervenire di conseguenza.
PS: ricordiamoci che all’interno del piano di comunicazione interna è fondamentale prevedere un momento di restituzione al personale, non solo a quello che ha partecipato alla ricerca, dei risultati ottenuti e delle azioni che porterete avanti per gestire le criticità emerse. Senza restituzione rimarrà il dubbio e il dubbio porta a risposte auto riferite che possono implicare un peggioramento del clima interno all’azienda. La mancata restituzione può essere interpretata come:
- I risultati non sono come li volevano loro e quindi non li hanno pubblicati;
- Dov’è finito il test che abbiamo fatto? Non lo avranno mica usato per “segare” qualcuno?
- Ma allora a cosa serviva quello che abbiamo fatto se poi non ci sono azioni correttive?
- Ecco, non serve a nulla. La prossima volta non partecipo.
La restituzione dei risultati di un’indagine aiuta a mantenere un clima di collaborazione e di reciproca fiducia.
Credo che il 2021 sarà l’anno in cui molte imprese dovranno fare i conti con questi strumenti, necessari per la gestione delle persone, per le loro valorizzazione e, per gli amanti del conto economico, per l’ottimizzazione dei costi. Credo che, per una ripresa economica del sistema Paese, sia necessario cambiare atteggiamento e collaborare mettendo in campo risorse e competenze affinché tutti ne beneficino per la ripresa. Per questo ho deciso di mettere a disposizione delle imprese che necessitano di aiuto alcune ore ogni settimana, gratuitamente. Chi vuole prenotarsi deve però rispettare alcuni canoni:
- accetto solo aziende che vogliono valorizzare le proprie persone;
- ogni azione discussa è finalizzata a portare un valore aggiunto al processo di gestione delle persone;
- il confronto è volto unicamente alla crescita professionale e personale delle persone attraverso l’utilizzo di strumenti che rispettano l’etica del lavoro;
- se vuoi partecipare accetterai che hai un tempo limitato e che l’incontro avverrà on line;
I contenuti saranno assolutamente riservati.
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Piero Vigutto
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