Poi mi direte che sono di parte perché l’ho visto nascere, ma non è per questo che scrivo di Nobilita. Ieri mi sono svegliato alle 04.30 (ore dormite di notte circa 4) per venire a Bologna per la due giorni di Nobilita il festival del lavoro di Fior di Risorse. Garantisco che se non ne valesse davvero la pena non mi sveglierei così presto, non prenderei un treno all’alba e non mi farei due giorni full immersion per ascoltare i 4 panel consecutivi che rendono intense le giornate.
Giorni pieni, giorni ricchi. E per i quali vale la pena svegliarsi alle 04.30. Tutto è azzeccato, dall’organizzazione dei preziosissimi volontari di Fior di Risorse, come Simona che ho conosciuto l’anno scorso, Stefano che ho conosciuto ieri scoprendo che è praticamente un vicino di casa e Salvatore che mi ha invitato ad Ivrea… e io ho accettato subito. La bravissima Daniela, che ha tenuto pure un corso sold out quasi da subito. Volontari che si adoperano affinché tutto vada bene (e lo fai solo se credi nell’organizzazione che rappresenti e sai che porta valore aggiunto). E poi la sede: l’Opificio Golinelli parla già di storia del lavoro, una storia di operosità e di successo che si trasforma e diventa luogo dove parlare di lavoro e di idee.
Gli ospiti, sempre magnifici, non perché lavorano in grandi aziende come Luigi Torlai HR Director di Ducati, azienda dall’italianissimo nome ed esempio di come un fondo straniero può essere strumento di ottimale gestione di un’impresa ma perché con il loro entusiasmo per quello che fanno portano un valore aggiunto alla discussione. E’ il caso di Elisa Raffaelli di Sebia, promotrice dell’idea di welfare dal basso che ha cambiato il volto e i rapporti all’interno della sua azienda e continua a farlo con la stessa energia del primo giorno. Come non citare il gigante Aldo Bonomi, sociologo e fondatore di A.A.S.TER., protagonista di uno dei JobX durante il quale ci ha tenuti inchiodati alle poltrone con riflessioni sui flussi del lavoro e sulle geografie invisibili del lavoro. Vito Verrastro, giornalista di LavoroRadio, che, oltre ad essere una bella persona, ha scritto un bellissimo libro che vi consiglio di leggere, Generazione Boomerang che parla di uomini e donne che ritornano in Italia dopo aver speso molti anni della loro vita all’estero e che ci ha incantato con racconti di successo di chi rientra che non senti mai perché è più facile parlare di chi se e va che di chi ritorna. Di belle storie ci parla anche Chris Richmond Nzi, fondatore di Mygrants, che ci ha parlato di diversità assieme a Andrea Notarnicola partner di Newton M.I. Storie che hanno strappato minuti interi di applausi e che hanno riempito il cuore.
Poi ci sono gli incontri, quelli che puoi fare solo qui. Quelli che nascono on line e si trasformano in commoventi abbracci come quello con Vincenzo Moretti, il grandissimo Vincenzo, che dal suo blog su Nòva 24 mi ha incantato e permesso di far parte del suo progetto sulla notte del #lavoronarrato che il 30 aprile 2019 si concretizzerà in una serata che si preannuncia magnifica. Simone che presenterà il mio libro a Lucca il 12 aprile. Elisa Proietti e Gianmarco Guerrini, di Gefar App Service con cui ho scritto il libro sul welfare citato anche da Elisa Raffaelli durante il suo discorso. Lara Mariani, Susanna Pedone e Federico Ott amici e colleghi di redazione con cui mi sono spesso confrontato per gli articoli che abbiamo pubblicato su Senza Filtro di cui Stefania è direttore e Osvaldo è editore. Helenja, che ho conosciuto grazie a sua sorella Maria Letizia con cui ci sentiamo ormai da tempo; Chiara, che ho conosciuto l’anno scorso e quest’anno ha fatto conoscere il festival alla sua amica Federica. Nobilita è così, un incrocio continuo di saperi e soprattutto di belle persone.
Per questi e per mille altri motivi Nobilita è il festival del lavoro che ti riempio cuore, anima e mente, a cui devi partecipare altrimenti ti perdi il contatto vero con le persone e con gli aspetti del lavoro che non considereresti. Se te lo sei perso non disperare, ci sarà anche il prossimo anno.